martedì 26 luglio 2016

È giunta l'ora di spezzare un'arancia.

Non si tratta di fare i polemici (bei tempi andati che non torneranno, ahimè).
Nè di essere ironici quando non se ne è capaci (questa sì che è ironia!).
Ecco che l'idea affiorata è quella di riesumare questo vetusto blog come un abito estivo da tirar fuori dall'armadio finita la cattiva stagione, dargli una spolverata, e via che si parte.
E di che avresti da parlare, dato che per due ere geologiche taquesti???? (la coniugazione dei verbi falla, falla assai, comunque il verbo in questione è tacere.)
Risposta: Perchè giunse alfin il momento di spezzare sta famosa arancia. Punto.
Dunque. Stavolta parliamo di questi poveri cristi di amministratori.
Uff. Che due balle!
Sempre lì, dipinti come dei predestinati sotto la spada di... di chi cacchio era sta spada? Damocle! Essì. Damocle.
Dicevo.
Sono sotto la spada di sto tizio, oppure sotto i riflettori. Costantemente.
Non, come vorrebbe qualcuno, sotto le luci della ribalta vestiti di pailettes (le signorine) e in tait e scarpe di vernice (gli ometti).
Che questa è gente che si fa un c*** a capanna che uno nemmeno se lo immagina, buondio!
Ti sembra, se misuri le cose con il metro distorto del tifoso del Milan, che sia tutto un giro di piume di struzzo e di pavone.
No.
Che poi. bontà nostra! Proprio contenti e felici decidiamo di non esserlo mai.
Se fanno, perché fanno. Se non fanno... è perchè non fanno nulla, lazzaroni!
E quando fanno. Porcapaletta... Sbagliano! Mai che ne imbrocchino una che è una. Mai!
Che quando rattoppano le strade, perdinci... oh cazzo: "Hanno messo due toppe" ma si sa che... Xe pèso el tacòn del buso!
Che quando ti fanno il taglio del nastro e majorettes è una cosa che in tempi di vacche magre (santiddio ma devono pur mangiare anche le majorettes e i tamburini!!!).
Che quando ti sparano i fuochi pirotecnici, sempre lì come degli avvoltoi a fargli i conti in tasca... e quanto hai speso e quanto non hai speso... che sono soldi pubblici e sono soldi di tasca mia e... forse sarebbe meglio impiegarli per servizi sociali invece che spararli in fumo e botti che poi i cani gli viene l'infarto (ah ma quello -l'infarto- ai cani gli viene solo per i botti dei privati a capodanno).
Che manco l'orchestra di liscio/tango/quadriglia che canta Vamos alla Plaja non garba e non piace.
E basta! Perdinci! e ridico. E basta!
Diceva bene ai tempi la bella e cinica Maria Antonietta d'Asburgo Lorena: "S'ils n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche" che poi tradotto per noi villani suonerebbe come un:"Se non hanno più pane, che mangino brioche".
Questo per dire che, in fondo in fondo... cari denigratori maldicenti e bastian contrari... al popolino (mi ci metto dentro pure io), al popolino talvolta bue (con tutto rispetto ai portatori di corna) dicevo... gliene frega una FAVA.
Dando ragione così alla cicisbea nobile Maria nonchè Antonietta. Punto.
Quindi, amici miei amministratori immaginari (parafrasando Vittoria Ronchey nel fu allora 1975) Laissez faire, laissez passè.
A bientot. Mes amis.

a

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